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Il periodo iniziale del Neolitico nel Lazio si attesta al V millennio a.C.. Nella nostra zona, i due siti principali sono stati identificati intorno all’alveo dell’antico lago di Castiglione: uno nel fondovalle dell’antico cratere, l’altro su di una collina in prossimità del Casale del Pescatore. In quest’ ultimo l’abbondante ritrovamento di materiale ceramico testimonia la presenza di un costante e prolungato insediamento. Altri due siti, databili intorno al VI millennio a.C. sono stati identificati lungo il fosso Mole di Corcolle ed al Casale del Cavaliere. Per quanto riguarda l’ età del Rame e del Bronzo Antico i ritrovamenti, databili intorno al III ed alla prima metà del II millennio a.C., sono stati rinvenuti nei siti di Fosso Mole di Corcolle, Colle Tasso, Colle Bulgarini e Fosso dell’ Osa. Altri stanziamenti di una certa importanza, sono documentati sempre all’interno del lago di Castiglione.
Uno scavo del 1984 documenta di un insediamento la cui economia si basava, oltre che sull’ allevamento di animali domestici, anche su quello di animali non domestici come tartarughe d’ acqua dolce e uccelli palustri. Per l’ età del Ferro numerosi insediamenti sono stati trovati nell’ area SE del lago di Castiglione. La presenza di numerose necropoli fanno supporre l’ esistenza di uno stanziamento intensivo nell’ area. La necropoli più importane è quella rinvenuta presso l’Osteria dell’ Osa costituita da oltre 600 tombe. Il materiale ritrovato, tra cui corredi e rituali funerari,denotano un’ organizzazione sociale semplice con ruoli legati al sesso e l’ età. In queste tombe, soprattutto in quelle più antiche appare il doppio rito dell’ incinerazione e dell’ inumazione. La prima praticata solo per alcuni individui di sesso maschile che si presume avessero rivestito ruoli di prestigio. I ritrovamenti relativi a fasi successive (VII secolo a.C.) denotano la nascita di un’ organizzazione sociale non più basata soltanto su vincoli parentali ma soprattutto sul prestigio economico.
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